Considerazioni sull’alimentazione del diamante mandarino e del diamante di
Gould (e non solo) – prima parte-
Premetto innanzitutto che queste considerazioni, anche se specifiche per i
suddetti due diamanti, possono però essere utili, almeno in parte, anche per altri
volatili.
Alimentare i Gould ed i mandarini non è certo cosa particolarmente difficile:
ormai infatti quelli che troviamo nelle nostre gabbie e voliere sono uccelli non di
cattura che, allevati da generazioni in cattività, sono ben adattati all’alimentazione
“artificiale” che forniamo loro. Tuttavia ciò non significa che non si debba
prestare attenzione all’alimentazione da fornire, ricordando sempre che i
mandarini (soprattutto gli ancestrali non maggiorati) sono più rustici dei Gould
(ma come ogni regola anche questa ha le sue eccezioni…).
Cominciamo con la base della loro alimentazione, consistente in una miscela di
semi (miscela per uccelli esotici): in commercio se ne trovano molte, tuttavia
dobbiamo evitare di acquistare miscele scadute e/o scadenti (scusate il gioco di
parole), dobbiamo evitare miscele contenenti semi vecchi o infestati da parassiti
o che abbiano un cattivo aspetto (basta un po’ di esperienza); inoltre è inutile
offrire ai nostri uccellini miscele contenenti semi che, di solito, loro neanche
osservano: infatti una buona miscela dovrebbe contenere diverse varietà di
panico e di miglio, poi scagliola e per finire niger (poco). “Fregature” da evitare
sono le seguenti: se non vi fidate molto del negoziante, evitate di acquistare semi
sfusi – ma lo stesso discorso è valido, anzi è ANCOR più valido, per i pastoncini -
dei quali semi (e pastoncini), se sfusi, non potrete conoscere con certezza né la
data di scadenza né la marca né l’esatto contenuto (tra le migliori marche di semi
ricordiamo Versele-Laga, Natural Italia e Manitoba, però, in ogni caso, vi
raccomando di tenere sempre gli occhi ben aperti); non acquistate miscele
contenenti estrusi vari (sono palline colorate) che dovrebbero contenere vitamine
e minerali (nella maggior parte dei casi questi estrusi sono di cattiva qualità e non
graditi ai pennuti – le eccezioni sono poche e comunque queste “eccezioni” non
le troverete quasi mai nei supermercati e nella maggior parte dei negozi –).
Passiamo ai minerali: l’osso di seppia deve sempre essere messo a disposizione;
inoltre io lascio sempre a disposizione una linguetta (le linguette sono minuscole
mangiatoie da mettere tra le sbarre della gabbia) di sali minerali – da rinnovare
ogni tanto anche se non consumata interamente – che gli uccelli mangeranno
secondo necessità (ricordo a tal proposito che, a quanto pare, i Gould hanno
bisogno, rispetto ad altri uccelli, di una maggior quantità di iodio; pertanto
scegliete sali minerali integrati anche con iodio – ma il discorso sullo iodio
supplementare da fornire ai Gould dovrebbe essere ben più lungo –). Il grit non
viene fornito da tutti gli allevatori, io personalmente lo do molto raramente,
comunque se lo date ricordate che il grit non dovrebbe contenere silicati (silice)
che, non essendo digeribili, potrebbero dare problemi all’animale: inoltre, anche
se non tutti sono d’accordo, il grit andrebbe preferibilmente eliminato nelle prime
due settimane di vita dei pulli.
Il discorso sulle vitamine da fornire diventa un po’ complicato (però sarebbe più
preciso parlare di integratori, anche perché spesso nella confezione sono
contenute non solo vitamine ma anche minerali, aminoacidi e, talora, anche altre
“cosette” tipo i probiotici); tra l’altro alcuni allevatori sono contrari al loro uso
(poi ogni allevatore ha le sue personali idee e “ricette” che abbastanza spesso,
purtroppo, tendono a trasformarsi in dogmi): diciamo che se gli uccelli accettano
una dieta varia (cioè se accettano vari tipi di frutta e verdura – ma ricordate di non
esagerare con la frutta e la verdura –, pastoncino all’uovo di qualità, sali minerali)
allora uno potrebbe anche provare ad evitare di integrare la dieta con le vitamine,
in caso contrario dare vitamine diventa indispensabile: credo che questa “prova”
sia però da evitare per uccelli a selezione spinta o particolarmente delicati (e
ricordando di stare più attenti alle esigenze dei Gould). Se proviamo ad evitare gli
integratori (in questo caso sarebbe bene fornire anche erbe e soprattutto semi
prativi) dobbiamo però sempre essere pronti a cambiare idea nel caso i risultati
non fossero buoni: ad esempio ci sono vari allevatori i quali riferiscono che il
mancato uso del Transivit ha portato ad un aumento dei casi di ritenzione
dell’uovo. Per chi non lo conoscesse, il Transivit è un integratore utile appunto
per evitare la ritenzione dell’uovo (e non solo): è a base di olio di fegato di
merluzzo integrato con altre vitamine (A, D3, E); tuttavia esistono integratori ben
più completi.
Cerco di dare qualche altro consiglio a tal proposito: innanzitutto evitiamo le
vitamine liquide da sciogliere a loro volta nell’acqua che berranno i nostri esotici;
le vitamine sono infatti molto “delicate” e quindi, nell’acqua dei beverini, ma
anche all’interno delle stesse boccettine in cui le troviamo, tendono a “rovinarsi”
e a perdere le loro proprietà; quindi dovremmo preferire le vitamine in polvere da
sciogliere nell’acqua; però, devo dire che io, nel mio minuscolo allevamento [vi
dico che non sono né un grande allevatore né un veterinario, ma semplicemente
un appassionato che si informa e cerca di farsi guidare anche dal buon senso],
dunque, dicevo: io, nel mio minuscolo allevamento, sto cercando sempre più di
evitare l’uso dell’acqua, ma non nel senso di cercare di abituare i miei uccellini a
vivere senza di essa (!!), ma nel senso che sto cercando di evitare – ove possibile
– di fornire loro alcune “cose bagnate”: quindi cerco di fornire pastoncini secchi
– nel senso di non inumiditi – e cerco di miscelare gli integratori in polvere nel
pastone secco e non nell’acqua (naturalmente non tutti gli integratori sono adatti
a questo scopo): questo sia per evitare che le vitamine nell’acqua perdano troppo
rapidamente le loro proprietà, sia per evitare di sostituire l’acqua ogni giorno
(cosa obbligatoria se sciogliete la polvere vitaminica in acqua), sia per evitare
che, se uno non sostituisce giornalmente –ad esempio – il pastoncino, questo,
soprattutto nei mesi caldi, possa deteriorarsi ed avvelenare gli uccelli (so di
allevatori a cui questo è accaduto!). Per quanto riguarda le vitamine ricordiamo
che esse non vanno date ASSOLUTAMENTE in maniera indiscriminata (con
ragionamenti del tipo: eh eh eh, adesso li riempio di vitamine così diventeranno
riproduttori eccezionali e così potrò vincere otto mondiali in un anno!): infatti
l’eccesso di vitamine (soprattutto alcune) è dannoso quanto la mancanza.
Pertanto è necessario seguire con grande attenzione le istruzioni riportate sulla
confezione (se le indicazioni non sono chiare, evitate di acquistare le vitamine).
Tra le marche migliori ricordiamo soprattutto la Nekton (ma anche Ornitalia e
Versele-Laga-Orlux, ad esempio, fanno buoni prodotti: però, come già detto,
quando fate gli acquisti state sempre con gli occhi ben aperti).
Le vitamine sono importanti soprattutto in certi periodi (e, al variare del periodo,
dovrebbero anche variare gli integratori): per preparare gli uccelli alla
riproduzione andrebbe dato anche un buon integratore contenente una dose
supplementare di vitamina E: però io non amo acquistare integratori che
contengono solo vitamina E, come se fosse la panacea di tutti i mali; preferibile è
infatti, a parer mio, acquistare integratori che contengano più sostanze. Invece,
nel periodo della muta, gli uccelli andrebbero aiutati (e mi riferisco soprattutto ai
Gould) con integratori che, oltre a vitamine e minerali, dovrebbero contenere
anche una buona percentuale di aminoacidi (proteine) indispensabili per la
crescita del piumaggio: ottimo integratore da utilizzare in questo periodo è il
Nekton-Bio (in polvere, da sciogliere in acqua). Se preferite appunto sciogliere le
vitamine nell’acqua dei beverini, vi ricordo che, oltre a cambiarla – come già detto
– ogni giorno, dovete evitare di esporre i beverini stessi ai raggi diretti del sole;
inoltre andrebbero preferiti i beverini color blu in quanto proteggono meglio le
delicate vitamine dall’azione della luce. Ho letto inoltre che l’acqua in cui vengono
sciolte le vitamine non dovrebbe contenere cloro in quanto questo contribuirebbe
a farle deteriorare (in pratica dovremmo usare acqua minerale oppure acqua
potabile di sorgente): non so quanto questa cosa sia vera, però la riporto (io, non
si sa mai, uso l’acqua minerale: probabilmente anche perché ho pochissimi
uccelli…).
(Fine prima parte)
Segue 2^ PARTE
Luca Trombetta (piccolo allevatore di esotici della provincia di Frosinone) -
lutrom@hotmail.com
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