L'annuncio ufficiale che era apparso il primo Fischer blu fu dato nel numero di
marzo 1983 della rivista Agapornis World , organo ufficiale dell'americana “
African Love Bird Society ”. In un articolo a firma di Lee Horton, uno dei fondatori
dell' associazione suddetta, venne descritta la storia della nascita di questa
mutazione e credo che valga la pena riassumerla brevemente. Carl Grunwald di
Riverside, California, socio dell'“ African Love Bird Society ” acquistò, nel 1974,
cinque “ fischeri ” da un grossista locale e fu sufficientemente fortunato da poter
formare due coppie. Questi soggetti si riprodussero l'anno successivo a quello
d'acquisto e dettero luogo a dei giovani della normale tonalità di verde. L'anno
seguente egli unì, in una grande voliera, tutti i figli cosiprodotti alle due coppie di
genitori e fu nella colonia cosi formata che egli realizzò i primi “ fischeri ” blu in
assoluto. Il sig Grunwald ricorda benissimo di avere notato due soggetti blu in
una covata. Alla fine della stagione erano presenti in questa colonia ben sette blu
insieme a quindici possibili portatori. Buona parte di questi blu e tutti i possibili
portatori furono ceduti ad un altro socio del1'“ A.L.B.S. ”, Ralph Smith, il quale,
appena possibile, accoppiò due blu tra loro. Delle tre covate deposte, nessun
uovo risultò fecondato. Egli pensò che la causa potesse consistere nel fatto che il
maschio aveva un piede difettoso. Tuttavia provò successivamente ad
accoppiare lo stesso maschio con una femmina probabile portatrice. Furono
deposte uova fecondate ma non si ebbe nessuna schiusa. La stessa cosa
avvenne per le successive due covate. Nel frattempo la femmina blu accoppiata
ad un probabile portatore aveva prodotto due giovani, morti però a cinque mesi di
età (non è stato specificato se fossero blu o meno). La stessa coppia portò
successivamente all'indipendenza altri due giovani dall'apparenza del tutto
normale. Grunwald cedette anche una femmina blu ad un terzo socio dell'“
A.L.B.S. ”, R. Erhart, il quale, accoppiandola con un maschio probabile portatore
inviatogli da Smith, ottenne finalmente un blu, provando cosi che il maschio era
effettivamente portatore. Oltre al soggetto blu, Erhart realizzò anche numerosi
portatori. Come è successo per molte altre mutazioni, anche per questa i
progressi, dal suo primo apparire, sono stati molto lenti. Tuttavia la perse veranza
degli allevatori californiani ha fatto si che, ad oggi, questa mutazione risulti
definitivamente fissata. C'è anche un aspetto molto importante da considerare e
cioè che si tratta di una vera e propria mutazione blu specifica e non di trasporto
di una mutazione da una specie ad un'altra specie. Sappiamo bene quante affinità
presentino, nel genere Agapornis ”, le due specie “ fischeri ” e “ personata „ e
sappia mo anche che alcuni allevatori hanno tentato, con successi parziali, di
trasportare il blu dal “ personata ” così mutato al “ fischeri ” mediante
accoppiamento diretto tra le due specie. (In modo simile è stato creato il “ fischeri
” giallo diluito). Ad un esame attento e scrupoloso questi soggetti presentano
però caratteristiche di piumaggio ed in particolare quantità di melanine che
denotano la parentela col “ personata ”, a meno ovviamente di lunghe e pazienti
selezioni. Quella di cui stiamo parlando è dunque una mutazione verificatasi nella
specie" fischeri ”senza aiuti esterni. In generale possiamo dire che il “ fischeri
”blu ha la colorazione del corpo decisamente più brillante, più turchese rispetto a
quella del “ personata ” blu. La fronte, le guance e la faccia sono bianche senza
ombre. La parte superiore della testa e del collo è bianco sporco. Possiamo dire
che tutte le parti arancioni dei soggetti normali sono qui diventate bianche con
una leggera tonalità sporca sulla testa. Le melanine ovviamente rimangono nella
mutazione blu. Il becco è rosa chiaro, non più rosso. Tutte le parti verdi sono
diventate blu con tonalità che tende al turchese. Il groppone e di un blu profondo
ed intenso. Per ciò che riguarda poi la possibilità di ottenere “ fischeri ” blu
'tramite l'ibridazione con il “ personata ” blu, devo dire che certamente è
possibile; tuttavia la strada è lunga e faticosa. Vale la pena comunque farne un
accenno. Conviene iniziare scegliendo dei “ fischeri ”che presentino un
arancione molto vivo e la tonalità bruna sulla testa più chiara possibile. Al
contempo i “ personata ” blu prescelti dovranno essere caratterizzati da colori
sbiaditi, il che significa una maschera non molto marcata. E' opportuno formare
almeno tre coppie in questo modo facendo attenzione, ove possibile, di unire
maschio “ fischeri ” con femmina “ p_rsonata ” blu in quanto, in generale, gli
ibridi tendono più facilmente ad assumere le caratteristiche del maschio. Quindi il
primo accoppiamento ci dà: maschio “fischeri” normale x femmina “personata”
blu=100% ibridi portatori di blu. Questi ibridi presentano in generale un
piumaggio intermedio tra quello dei genitori. Può capitare che qualcuno si
avvicini di più al padre presentando una maggiore quantità di arancione sulla
faccia. Questi giovani devono quindi essere accoppiati tra loro per produrre dei
soggetti blu in quanto tale mutazione, nel “ personata”, è autosomala recessiva.
Si ha quindi: Ibrido port. blu x ibrido port. blu=25% ibridi verdi+50% ibridi verdi
port. blu+25% ibridi blu. Per questo programma devono ovviamente essere presi
in considerazione solo gli ibridi blu. In questa seconda generazione tali ibridi
presentano una notevole variabilità nella colorazione del piumaggio.Alcuni
saranno come gli ibridi genitori, altri più simili al “ fischeri ”ed altri più simili al “
personata ”. Tutti questi ibridi di seconda generazione sono comunque
geneticamente 50% “ fischeri ” e 50% “ personata ”. Tra questi giovani ibridi blu è
necessario scegliere quelli che si avvicinano di più al Fischer. In particolare
bisogna fare attenzione a che la maschera sia sbiadita e la taglia piccola. Poiché
solo il 25% degli ibridi di seconda generazione è blu, è necessario, come già
suggerito, di iniziare almeno con tre coppie in modo da avere dei soggetti blu in
numero sufficiente per continuare il programma. I migliori ibridi blu, secondo
quanto ora detto, devono a questo punto essere accoppiati a“ fischeri ” normali
che presentino un colore a-rancione molto vivo. Abbiamo quindi, in terza
generazione: “fischeri” normale xi brido blu=100% ibridi verdi port. blu. Questi
ibridi portatori di blu, che risultano geneticamente 75% “ fischeri ”, varieranno
ancora nella colorazione del piumaggio e, similmente a quanto già fatto,
dovranno essere scelti quelli più vicini al Fischer. Accoppieremo ancora questi
portatori tra loro ibrido verde port. blu x ibrido verde port. blu 25% ibridi
verdi+50% ibridi verdi port. blu+25% ibridi blu. I soggetti blu cosl prodotti, pur
essendo 75% “ fischeri ”, presentano ancora sufficientemente definiti i tratti del “
personata ”, in particolare le sfumature scure ancora si notano troppo sulla testa.
Con questo modo di procedere, per ottenere dei soggetti blu praticamente puri
occorre eseguire complessivamente almeno cinque accoppiamenti con il “
fischeri ” normale. Il che significa che sono necessarie dieci generazioni per
ottenere dei risultati degni di considerazione.E' ovvio che occorre una enorme
dose di pazienza, di perseveranza e di costanza e non mi sentirei sinceramente di
consigliare a nessuno un programma di questo tipo. Si pensi all'alto numero di
ibridi che, ad ogni generazione, devono essere scartati con conseguenze di
carattere economico non trascurabili.Per concludere aggiungo che la mutazione
blu del “ fischeri ” è di tipo autosomalo recessivo. Sergio Quercellini— da Italia
Ornitologica Orticoltori Italiani Marzo 1984
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